Buti è un comune di 5.430 abitanti della provincia di Pisa.
Buti, piccolo comune sulle pendici orientali dei Monti Pisani, ha origini molto antiche, probabilmente romane.
Tali origini sono però scarsamente visibili in quanto Buti è stato, nel corso dei secoli, distrutto completamente, bruciato e ricostruito più volte durante le violente guerre fra Pisa, Lucca e, infine, Firenze.
L'economia della cittadina si basa prevalentemente sull'agricoltura e segnatamente sulla produzione di olive da tavola e di olio. Notevoli sono anche l'attività di restauro di mobili e l'industria meccanica e idraulica.
Il nome della cittadina di Buti deriva con tutta probabilità dal termine latino "bucita" con il significato di "pascoli di buoi".
La presenza di Buti venne attestata per la prima volta in un documento ufficiale del 1068, quando Buti era conosciuto come centro fortificato dotato di numerosi castelli, dei quali ancora oggi è possibile vedere i resti.
Nel 1138 il borgo passò sotto la giurisdizione dei vescovi di Pisa e rimase sotto il dominio della Repubblica Pisana fino alla fine del Quattrocento, condividendone le sorti e subendo le conseguenze degli accesi conflitti tra la fazione dei Guelfi (sostenitrice del Papato) e quella dei Ghibellini (sostenitrice dell'Impero).
Dalla fine del Quattrocento Buti appartenne alla Repubblica Fiorentina e da allora ebbe inizio un certo sviluppo economico legato principalmente alle attività agricole.
Durante la dominazione fiorentina si perfezionò anche la lavorazione artistica del castagno per la produzione di ceste e corbelli e venne incentivata la coltivazione di uliveti e la produzione di olio, cosa quest'ultima fche avorì anche lo sviluppo del commercio.
Nacque in quel periodo la figura del "borracciaio" che si spingeva fino alle città di Empoli, Livorno, Lucca e Firenze per vendere l'olio prodotto nel territorio di Buti.
Con l'avvento dei Duchi di Lorena, all'inizio del Settecento, si diffusero maggiormente le attività agricole grazie alla bonifica del territorio operata appunto durante la dominazione lorenese.
I Duchi di Lorena mantennero il controllo di Buti fino alla dominazione francese.
Nel 1861 Buti venne annessa al Regno d'Italia ad opera del Re Vittorio Emanuele II di Savoia.
Tra le numerose manifestazioni che si svolgono periodicamente a Buti segnaliamo qui il tradizionale "Palio di Sant'Antonio" che si tiene annualmente la prima domenica dopo il 17 di gennaio. La manifestazione prevede la sfilata di un corteo storico e una corsa di cavalli in cui gareggiano le contrade del comune.